C’è un’orrenda escalation di femminicidi. Ripresenteremo la nostra legge contro i violenti

Sono inorridita dall’escalation di femminicidi alla quale stiamo assistendo. L’ultimo delitto a Bologna è veramente terribile. Anche in quel caso, l’imposizione del braccialetto elettronico all’assassino avrebbe forse salvato una vita.

Oggi, in una intervista al Quotidiano Nazionale, ho ricordato che ho collaborato con le ministre Cartabia, Lamorgese e Bonetti a una proposta che aiuterebbe a fermare i violenti prima che colpiscano. Purtroppo il Parlamento è andato a rilento nell’esaminarla, ma la riproporremo nella prossima legislatura.

Ho spiegato anche che il tema dei diritti è fonte di conflitto solo quando i partiti preferiscono lo scontro ideologico alla risoluzione dei problemi. Nel 2009, quando ero ministro per le Pari opportunità, rifiutati questo modello di scontro e così riuscii a far approvare con il voto quasi unanime del Parlamento la legge che definiva e sanzionava il reato di stalking.

È la prova che punti di intesa si possono trovare, se si vogliono trovare.

Nell’intervista ho parlato anche di altre cose, come la proposta di Carlo Calenda di interrompere la campagna elettorale per aiutare il presidente Mario Draghi ad attivare un piano di emergenza contro la crisi del gas. Vi invito a leggerla.