Sono una cittadina del Sud, orgogliosa della mia terra, oltre ad aver ricoperto nell’ultimo anno e mezzo l’incarico di Ministro per il Sud. Conosco i cittadini meridionali e so che nessuno di loro rifiuterebbe un lavoro dignitoso per cullarsi sul reddito di cittadinanza. È un’idea che qualcuno vorrebbe far passare, magari spinto dai numeri dei sondaggi, ma che non ha nessun fondamento.
Negli ultimi 15 anni oltre due milioni di cittadini sono andati via dal Sud per andare a lavorare altrove. E sono prevalentemente giovani. Vi sembra che il Sud non abbia voglia di lavorare? Il reddito di cittadinanza è un aiuto per chi non trova lavoro, non una scusa per non lavorare.
Il Sud che ho sempre incontrato e che continuerò a incontrare anche in questi giorni di campagna elettorale e dopo, nel corso del mio impegno politico, è un Sud che dimostra impegno ed entusiasmo. È un Sud che accoglie con interesse le proposte di Azione-Italia viva. È un Sud che vuole avere garanzie, dai leader della destra innanzitutto, sugli oltre 80 miliardi di euro di investimenti del PNRR che il governo Draghi – anche con il mio impegno – ha garantito al Mezzogiorno. Qualcuno pensa di scippare ai cittadini, alle amministrazioni, alle aziende meridionali i loro diritti?
Il Sud è sempre stato pronto a rimboccarsi le maniche, ma deve essere messo nelle condizioni di crescere e di aiutare l’Italia a crescere. È quello che abbiamo iniziato a fare con il nostro lavoro e noi di Azione-Italia viva, senza ambiguità e senza indugi, vogliamo continuare su questa strada.
Se volete leggere il nostro programma per il Sud, lo trovate qui.